In itinere

Sulla strada verso la 5 ore sono iniziate le prime scaramucce verbali e non. Si vocifera in special modo della squadra Tor (dietro le quinte chiamata US Postal, come il team di Armstrong, a causa delle pesanti voci di doping) che organizza allenamenti notturni segreti sotto lo sguardo attonito dei tossici della bassa Lessinia. Il gran consiglio segreto della 5 Ore ha anche legiferato per un addendum al regolamento, grazie al quale per ogni giro concluso ci sarà un “congelamento” di 5 minuti al tempo totale (conteggiato all’arrivo al ristoro dell’ultimo di ogni team) che in definitiva al lato pratico permetterà di partire per il quinto giro non entro le 4 ore e 30′ ma bensì entro le 4 ore e 50′. Il tempo massimo diventa pertanto (in caso di 5 giri) 5 ore e 50′. Il percorso è balisato e non ci sono più scuse, ora parleranno i cronometri. In caso di dubbi basta consultare la mappa preparata dalla disegnatrice ufficiale fagiana, miss motoseghina Matilde. Spettacolare (sia la miss che la mappa).

 

Mappa 5 ore Matilde

 

Faites vos jeux

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Il tavolo della roulette e a seguire ogni singola partita, viene aperta con questo annuncio da parte del croupier, e lo stesso si sarebbe potuto dire ieri sera quando, ospiti della sontuosa sede del Bike Team Zevio, abbiamo assistito ai sorteggi della Cinque Ore Fagiana, la nuova avventura trail dell’unica squadra al mondo che non esiste. Tensione palpabile, di certo aumentata dallo sfoggio di tecnologie messa in piedi dal Comitato Ombra; in questi casi l’inconveniente è sempre dietro l’angolo ma le snervanti prove dei giorni precedenti e le risorse utilizzate sono riuscite a fare in modo che tutto si svolgesse nei migliore dei modi, in barba anche al tentativo di falsare le scelte del destino, messe in atto da un gruppo di hacker russi (gli stessi che hanno influenzato le elezioni di Trump).

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Il complesso apparato elettronico a cui è stato affidato il sorteggio

Nel nostro caso il Firewall non è stato bypassato grazie alla creazione di un virtualbox che ha attirato i  malware. Tutto ad opera del Baffo che in questo campo si è confermato un drago. Tornando alla serata, dopo un leggero brunch, scoccate le 21.27 è iniziata la composizione delle 4 squadre, con momenti di tensione (creati anche ad hoc da alcuni facinorosi pronti a gridare al complotto ad ogni chiamata) sedati solo dalla birra e dal chinotto, appositamente spremuto da frutti siciliani bio. Alla fine si è arrivati alla composizione dei team di cui sotto metto una slide 3D

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Subito è scattato il toto 5ore, con ogni squadra pronta a declamare le lodi dei propri affiliati e con i tattici già al lavoro per trovare, tra le pieghe del regolamento, ogni accorgimento potenzialmente utile alla vittoria finale (con un Beppe particolarmente agguerrito che con l’affermazione rivolta a Tommy ed Omar “voi partite a tutta che io arrivo”, sembra il degno erede di Toben Grael come tattico di corsa). Ora ad ogni team non resta che allenarsi, decidere le scelte di gara e se possibile imparare palmo a palmo il percorso per carpirne segreti ed insidie. Perchè il giorno 14 aprile alle ore 14.30 circa ci sarà solo una squadra a spartirsi il premio gara,

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Il sontuoso premio messo in palio dal Gigi

una sola squadra che potrà fregiarsi del titolo, una sola squadra che potrà cantare a squarciagola la canzone qua sotto. Chi sarà ? Io lo so

Soldamare 2019

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Per il secondo anno una spedizione fagiana si vede alla partenza a Molvena di questa bella garetta, quest’anno allungata a 23 km e 1250 m di D+ (secondo la questura, al mio Garmin 24 km e 1000 scarsi di dislivello). Il puntello al parcheggio dei carabinieri vede un torpedone di macchine in partenza in ordine sparso, in quanto c’è chi va e resta, chi va e torna prima, chi va ma poi viene raggiunto dalla famiglia ed infine chi va ma siccome ha un Hotel sul lago poi al ritorno non si ferma nemmeno a mettere giù gli amici (di serie B, ovviamente, che quelli di serie A ha visto bene di caricarli all’andata). Fatti perciò gli equipaggi saliamo rapidamente al paesino nei pressi di Marostica che ospita il trail, stupiti del fatto che nel 2019 ci siano tra i Fagiani  (letterali parole di Ronaldo) “dei morti di fame che non hanno neanche il Telepass”. Parcheggiamo in modo ordinato (tranne l’arrogante macchina presidenziale che viene piazzata su un marciapiede proprio lungo il percorso di gara) e poi scendiamo a ritirare i pettorali scoprendo che nel pantagruelico pacco gara è compreso anche un cesto in plastica per la biancheria. Torniamo alle macchine e mi cambio assieme agli altri sodali nell’atmosfera rilassata data dalla bella giornata e dal fatto che la distanza non comporta particolari patemi,  finchè, pronto di tutto punto sto avviandomi alla partenza quando solo la domanda del Richard Gere di Lazise “corri con quelle scarpe lì ?” mi fa realizzare che ho scordato di cambiarmi i calzari.

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Cambio scarpe in extremis

Scampato il pericolo ci rechiamo tutti ed 11 assieme in zona start per un caffè dagli alpini che riusciamo a consumare solo grazie al Tonno Figo che da un rapido censimento risulta essere l’unico con in tasca dei quattrini.

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Ricky è talmente dotato da non riuscire nemmeno a tenere le gambe chiuse !!

Facciamo passare un po’ di tempo e poi entriamo in griglia dove spendiamo gli ultimi minuti facendoci le solite foto di gruppo. Un selfie lo fa il Zv (la foto di apertura dell’articolo) e poi chiediamo ad un altro runner di farci la foto e quando questi punta il telefono verso di noi, vediamo che l’infame Foscolo Fagiano aveva nella cover 10€ che ha visto bene di tener celati al momento di pagare al bar. E’ proprio vero, mai fidarsi dei ciclisti !! Giusto il tempo di insultare l’avaro bancario e si parte sulla ripida scalinata della chiesa parrocchiale che fa apparire quelli davanti come i 99 luftballons che salgono al cielo cantati da Nena nella sua canzone più famosa. Rispetto allo scorso anno la mancanza di fango permette di evitare gli intasamenti dovuti alle prime strettoie in discesa e tra gli altri 378 partenti ci posizioniamo nella pancia del gruppo. Io ed il capitano trottiamo allegri e veniamo superati dopo poco dal Presidente e dal Ferdi che come suo solito non resiste a sgasare a tutta sulle prime discese. Il tiepido sole della partenza viene coperto da velature che rendono la giornata perfetta per la corsa, il percorso filante alterna salite e discese in un avvicendarsi mai noioso né banale, per cui tra una chiacchiera e l’altra io e Dadone ci sciroppiamo i primi 20 km senza problemi e gustandoci la bellezza del paesaggio. All’ultimo ristoro vediamo in lontananza il Ferdi e allunghiamo fino a riprenderlo a un chilometro abbondante dalla fine, giusto in tempo per permetterci un arrivo di gruppo e di stare sotto le tre ore di gara. Salutiamo la crew in attesa (mogli morose e qualche figlio sparso) e assieme al presidente arrivato dieci minuti prima andiamo alle docce (incredibilmente calde) e poi torniamo al traguardo ad aspettare gli ultimi (e nel nostro caso si tratta proprio degli ultimi due) Fagiani (Ronny e Pito) che in virtù dello stato di forma a dir poco deficitario invece di ritirarsi, in modo encomiabile riescono a trascinarsi all’arrivo appena in tempo utile rispetto al limite della gara. Ci spostiamo quindi nel tendone del pasta party dove purtroppo l’affollamento non ci permette di stare vicini, a scapito perciò della qualità del terzo tempo che ci vede eccellere solo quando possiamo mettere in risonanza la singola ignoranza di cui il Buon Dio ci ha prodigamente fatto dono. Riformati gli equipaggi, ci salutiamo  e torniamo alle nostre dimore, col cuore felice per la bella giornata di corsa dovuta anche al piacevole percorso e all’eccellente organizzazione (potrebbero dare la paga a gare più blasonate). Personalmente mi resta solo il rammarico per due cose:

  1. a causa della morigeratezza di costumi autoimpostami dall’inizio della quaresima, è la prima volta che torno da una corsa non ubriaco
  2. la paternità ha rammollito il Pito, non si spiega altrimenti come mai non abbia inferto ferite sanguinose a Zv  sulla strada del ritorno, stanti i discorsi fatti da quest’ultimo in macchina.

Alla prossima Fagiani, la stagione delle gare è ancora lunga e sono certo ne vedremo delle belle !!

 

 

Tor just want to have fun

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E’ quasi un classico nella vita, alle volte niente (sorteggi) come nel 2018 e quest’anno sia la LUT che il Tor. E mentre il regolamento della prima non dava scelta al destino, sulla seconda (e più agognata) gara il solo affidarsi alla statistica non mi lasciava dormire sonni tranquilli, e a ben ragione dato che nonostante il mio nome nell’urna ci fosse 4 volte è stato pescato solo al 777mo posto. Comunque è andata, lasciandomi ora con la soddisfazione di potenzialmente essere al via, la legittima preoccupazione per l’impegno adesso necessario per prepararmi, e la speranza di aver la benedizione che i miei noti vecchi (o ignoti nuovi) acciacchi non mi facciano visita a rompere le uova nel paniere. So però di avere un vantaggio rispetto al Dic lo scorso anno, posso infatti contare sulla compagnia di almeno un Fagiano (che al momento ha confermato la preiscrizione) per tutto quel che riguarda la preparazione, cioè dell’unico vero Capitano Perbe. Sarà bello condividere con lui le notti per i lunghi e le noiose sedute sull’argine che mi aspettano, la fatica dimezza se la si fa in due. Per quel che riguarda il terzo estratto…..il Tonno si trova davanti una scelta difficile, per la quale non vorrei essere al suo posto. Cosa farei nei suoi panni ?  Ah,ah, ah, secondo voi ho 47 anni per niente ? Col cazzo che ve lo dico !!! Comunque quel che è certo è che mi piacerebbe per quanto possibile godermi questi mesi di preparazione, farmi quanti più possibili giri in montagna e magari se si può, coinvolgere tutti i Fagiani disponibilialle zingarate che mi frullano per la mente da quando ho saputo di essere al Tor. Insomma, allenarmi si ma parafrasando quello che diceva la cara Cindy Lauper nella sua Hit del 1983 ” [Tor] just want to have fun.

I come home in the morning light – torno a casa con la luce del mattino
My mother says when you gonna live your life right – mia madre dice “quando metterai la testa a posto
Oh mother dear we’re not the fortunate ones – oh cara mamma noi non siamo quelli fortunati
And Tor, he want to have fun – e il Tor, vuole divertirsi
Oh Tor just want to have fun – il Tor vuole solo divertirsi