L’OTTAVA ARTE

Nell’antichità le Muse erano divinità associate alle arti e alle scienze. Discendevano nientemeno che da Zeus e da Mnemosine (la Memoria) e per i Greci erano di importanza elevatissima. Le sei arti (Architettura, Musica, Pittura, Scultura, Poesia e Danza) avevano almeno una Musa associata, e solo dopo l’invenzione dei Lumiere si pensò di definire il Cinema “la settima arte”. Ho sempre trovato strano che, nonostante fosse di progenitura più vecchia, la Fotografia non abbia trovato spazio nell’elenco come ottava arte (o settima se in ordine cronologico) perché la potenza e l’immediatezza di uno scatto sono a mio avviso paragonabili a quelle di un quadro o di una scultura.

Abbiamo nel tempo potuto ammirare fotografie che hanno immortalato passi di portata storica per la conoscenza dello Spazio siderale, come quello che raffigura Neil Armstrong sulla Luna

Oppure scatti che hanno raccontato le brutture della guerra, come quello celebre della piccola vietnamita che scappa nel 1972 dal Napalm durante il conflitto in Indocina.

E come ignorare la spettacolarità dell’immagine che racconta della pausa pranzo durante la costruzione del Rockefeller Center a New York nel 1939, quasi a sbeffeggiare tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro cogenti? Non è forse arte?

E si può infine trovare qualcosa di meno affascinante rispetto ad un quadro, nel primo piano di Sharbat Gula, la ragazza afgana dallo sguardo magnetico della celebre foto di Steve McCurry ?

Tutto questo preambolo perché nel mio piccolo ho provato ad immagine quale potesse essere lo scatto che negli anni a venire potrebbe raccontare dei Lockdown subiti, dei coprifuochi imposti e mal digeriti, delle limitazioni talvolta incomprensibili a cui siamo stati sottoposti e che solo qualche settimana fa hanno visto un allentamento. Qual è la foto che può sintetizzare la ritrovata libertà, che può significare la rivendicazione della propria indipendenza e che abbia la forza di far capire cosa significhi essere padroni di se stessi? Beh, io un idea ce l’ho: Fagiano a Brentino.