Deriva scissionista

alvaro

Come sempre, accetto di pubblicare quanto ricevuto dall’avvocato Spaccaculi, sebbene le corbellerie contenute nella Pec siano evidentemente mendaci e calunniose (tranne quando si definisce la first lady “procace”, cosa evidentemente ineccepibile). Entrando nel merito risponderò punto a punto:

  • l’appellativo “gruppuscolo” e’ stato usato per delineare il nostro status di squadra “carbonara”, creando contrasto con i più strutturati e blasonati VTR. Spiace vedere che le origini di “sporchi, brutti e cattivi” vengano dimenticate e quasi rinnegate da taluni
  • il sig. Figo è stato invitato più volte al tavolo, declinando sempre l’offerta. Ha poi fatto pervenire (a mezzo di corriere meticcio benacense prezzolato) una richiesta di 500€ più l’obbligo di cambiare il nome del gruppo in Fagiani Imprendibili Lugagnano, solo per sedere in prima fila. Abbiamo a malincuore rifiutato
  • il Capitano ha fatto quanto fosse nei suoi desideri, come lo status di capitano gli dà modo di fare. la scelta di sedere in prima fila vicino ai parenti è stata dettata dalla volontà di tenere sott’occhio la suocera, sempre da monitorare quando nella stessa stanza è presente Albino
  • nessun fotoritocco è stato fatto all’effige del Capitano. Purtroppo nello sforzo del Tor sembrano essersi ridotte tutte le parti limitrofe alla pancia, con conseguente effetto amplificato per la protusione anteriore del Perbe. Per quel che riguarda un mio eventuale passaggio ai VTR, mi sento di tranquillizzare tutti i Fagiani (che dal tono della missiva devono versare in stato di grande allarme): resterò nel gruppuscolo anche nel 2020, ed ho opzione pure per il 2021 e 2022 vincolata alla partecipazione di almeno un Fagiano al Tor dei prossimi tre anni.

Spero e credo che quanto sopra argomentato sia sufficiente a chiarire quanto occorso nella serata di ieri, in caso contrario, a tutela del mio buon nome e della mia reputazione interverrà il mio legale avv. Francesco Boscagin, che oltre ad essere un prodigio di orientamento e cartografia, è da tutti conosciuto come assoluto principe del foro.

TOR 2019

TOR tutti

Comincio la pubblicazione in 72 comode rate del racconto del Tor. Ovviamente chi non fosse portato alla lettura di lunghi sproloqui torni su Porn Hub che di certo è più gratificante. Spero solo che l’attesa non abbia creato troppe aspettative, è solo che prima del racconto ho voluto che fosse pronta la serata di mercoledì al Cai.

Ci sono dei momenti della nostra vita che si ricordano con una straordinaria lucidità, ed io ricordo benissimo quando ho sentito parlare per la prima volta del TDG. Fu nel 2011, ed ho chiaro in mente che lessi in pausa pranzo un articolo sul Corriere online in cui si raccontava di questa corsa. Io, che allora frequentavo la montagna da alpinista/escursionista, rimasi a bocca aperta sentendo parlare di centinaia di chilometri, ma soprattutto di decine di migliaia di metri di dislivello. Per me fare 1000m di D+ per andare all’attacco di una via era già una cosa da mal di testa, figuriamoci continuare a salire e scendere per giorni !! Il tarlo però era instillato, così quando solo nel 2014 iniziai a praticare trail running, man mano che la distanza delle gare in cui mi cimentavo andava ad aumentare, mi tornò in mente di quell’articolo letto, e nel 2017 tentai per la prima volta l’iscrizione. Andò male, e così pure nel 2018 quando io non fui fortunatamente sorteggiato (e dico fortunatamente per il filotto di accadimenti che lo scorso anno non mi avrebbero comunque permesso di partecipare), fino ad arrivare a febbraio 2019, quando per l’ennesima volta mi confronto col sorteggio. E’ la volta buona, e con la mail di conferma del 1 marzo 2019 inizia l’avventura del Tor. Dico inizia perché se un runner di medio/basso livello come il sottoscritto vuole avere qualche chance di arrivare al traguardo di Courmayeur, deve darsi da fare con anticipo per riuscire. Quindi, dopo aver ricevuto il placet dalla santa moglie, dopo aver constatato che anche due altri Fagiani (il Perbe ed il Tonno) sono stati scelti, inizia la preparazione. Nel mio caso tutto è in autogestione; col Perbe Capitano mettiamo giù un piano di massima di uscite, all’interno del quale si inserisce a seconda delle sue disponibilità di tempo (minori essendo diventato papà ad aprile) il Tonno. Alterniamo gare di lunghezza crescente (dai 20km della Soldamare ai 120 km della LUT) ad uscite più estemporanee che condividiamo coi Fagiani sempre pronti ad aiutarci. Nasce così la bizzarra idea della Zevio-Scalorbi-Zevio fatta ad aprile, con salita lungo la dorsale di Illasi e discesa lungo la dorsale che arriva a San Briccio.  Oppure la traversata Caprino-Torbole, percorrendo integralmente il Baldo da cima a fondo, spettacolare escursione notturna che ci ha offerto una meravigliosa cavalcata in compagnia (eravamo in tanti tra Fagiani ed amici  Berici). In agosto infine, chiusa l’ultima gara lunga, ho avuto modo di divertirmi salendo in stile trail (cioè leggeri e rapidi) sia la Presanella col Perbe (3600 m) che la Cima Bureloni (3300 m) sulle Pale, evidentemente solo dopo aver verificato che le condizioni del percorso lo permettessero. Anche queste salite, utili ad abituarsi alle quote della VDA, sono state condivise con altri Fagiani. Questo ha visto alla fine il raggiungimento del mio obiettivo principale, cioè quello di arrivare allenato e soprattutto sano, cosa che mi premeva molto date le condizioni del mio ginocchio, che solo l’anno precedente mi avevano costretto a tre mesi di stop. Certo non avevo certezze sulla bontà del mio allenamento, soprattutto alla luce di tabelle o suggerimenti ricevuti da più parti. Alla fine ho fatto un po’ a sentimento, tenendo buono comunque il suggerimento di Giovanni che l’anno prima l’aveva finita: riposo completo di almeno due settimane prima del via. In sintesi il Garmin e la bilancia hanno decretato che da gennaio 2019 al 7 settembre ho percorso circa 1500 km di corsa con 55000 m di D+, che hanno portato come effetto benefico collaterale la discesa del mio peso corporeo da 84,5 kg a 76,5 kg,  misura di venerdì 7 settembre sera prima di arrivare a Courmayeur. […to be continued]

 

2020 – Siete pregati di ….

….. prendere nota di alcune date, che poi nessuno dica “non lo sapevo”.

La 5 ORE FAGIANA prenderà il via Domenica 29 marzo 2019. Le modalità di formazione delle squadre e la tipologia dei sorteggi verranno definiti più avanti, sulla scorta di aderirà. L’idea è che 4 capitani facciano un’asta per creare i propri team, un po’ come avviene per il Fantacalcio. Quello che però al momento importa è sapere che l’ultima domenica di marzo ci sarà da farsi trovare liberi ed agguerriti.

Il RAID FAGIANO si terrà nella notte tra il  30 ed il 31 maggio 2020. Come di consueto non sarà una gara ma una traversata di largo respiro che probabilmente ci vedrà tagliare integralmente il Pasubio dalla Valpadana alla Valdadige, lungo percorsi più o meno famosi. Sempre attorno ai 50 km e 3000 m di dislivello lo sviluppo, ma anche in questo caso più avanti andremo a definire i dettagli dell’uscita. Spostate ferie eventuali o comunioni tardive, avvertite futuri sposi della vostra assenza al loro matrimonio ma cercate di non mancare !!