FKT

Niente paura, nessun insulto in questo acronimo americano. Non si fanno riferimenti a persone o cose ma bensì a performance: Fastest Known Times (tempi più veloci conosciuti). La pratica di questo giochino nasce come spesso succede negli Stati Uniti, ed è determinata da regole che possono essere estrapolate (e personalizzate) su siti “guida” del trail come Irunfar o Ultraspire. Si prende un percorso noto, lo si caratterizza in modo chiaro ed univoco (svolte, salite, tagli ecc. ecc.) e si vede qual’è il tempo migliore per percorrerlo. Il gioco mi sembra un buono stimolo per migliorare le uscite, soprattutto nell’ottica di avere un tirante anche per le sessioni invernali che, nonostante tutta la variabilità data dalle nostre colline, rischiano di diventare ripetitive. Ora il bello prevede di decidere il giro e soprattutto le regole. Per il giro (stante il fatto che si possono fare FKT di diversi percorsi) io propongo il seguente, un classico di San Briccio (se non “il classico”):

Partenza dai Lavandari, salita al Forte, ritorno a San Briccio e discesa dell’Asilo, passaggio a fianco di Marion e salita al Cao de Sora con arrivo al Casale di Tavola (capitello di Sant’Antonio), salita verso Castagnè con Lasagna, discesa a sinistra lungo le Rive Bianche e salita di nuovo al Capitello e quindi ritorno lungo la strada fino ai Lavandari.

Regole: diciamo che basta la parola ? Siamo Fagiani galantuomini o no ?

Io potrei tenere i dati qui nel blog, sia i FKT assoluti che personali e poi l’obbligo diventa quello di migliorarsi e ovviamente di prendersi per il culo.

Qualcuno partecipa ?

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