Facciamo il punto

E’ partito l’anno ed è partito con lo spirito giusto. I bagordi di fine 2016 hanno lasciato il posto ad uno stile eno-alimentare più sobrio (ma non ancora da reale sportivo), la voglia di correre sta salendo, sia in allenamento sia nella smania di rimettersi un pettorale (cosa che alcuni Fagiani faranno nel week end a monteforte). Quello che costantemente registro è la penuria di tempo, lo stillicidio di impegni che vanno sistematicamente a cassare ogni tentativo di aumentare il chilometraggio settimanale. E allora l’unica soluzione risulta quella di attuare la tattica che uso nelle gare lunghe: porsi obiettivi a breve termine, utilizzare e ottimizzare ogni piccolo ritaglio di tempo, essere creativo e fantasioso nella ricerca di strada da correre. Come oggi, dove una pausa pranzo è diventata un corto che se ripetuto nei tempi può diventare opportunità di allenare la velocità (cosa che non faccio e che non mi piace). Allora i 50 minuti a disposizione diventano funzionali alle future 25 ore della LUT, e poco importa se l’orologio decreta un misero 19m di D+. Verranno i tempi in cui mangeremo salita e che faremo gridare i quadricipiti per l’acido lattico, per adesso prendiamo quel che viene ricordandoci, come dicevano i Cure, che i ragazzi non piangono mai !!

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