LE VOILA’ L’ECHAPPEE BELLE

 

 

Affiche EB2023 A3 texte vectorisé avec bords perdus 5mm-LOGOCD

Da qualche anno cerco di concedermi una gara a stagione di “elevato impegno” che mi permetta pure di vedere zone nuove. Dopo la Swisspeaks nel Cantone Vallese dello scorso anno la mia scelta è caduta su “L’Echappé Belle”, una gara che si svolge a fine agosto nel Massiccio delle Belledonne, una catena che si sviluppa tra il distretto francese dell’Isere e quello della Savoia. La distanza scelta è quella della gara “Integrale”, con 144 km 11500 m di D+, ma la caratteristica preponderante del percorso è che pur partendo da 200 m di quota e non superando mai i 3000m, ben 40 km consecutivi si trovano sopra i 2000m e in molti punti il sentiero è molto tecnico per non dire pietraia. E’ pertanto una gara “lenta”, adatta ai vecchietti come me, nella quale la percentuale dei finisher è sempre inferiore al 50% dei partenti che devono chiuderla entro le 56 ore successive allo start. Pur con questi numeri che dovrebbero scoraggiare le iscrizioni, è una delle competizioni più rinomate in Francia tanto che i 700 pettorali disponibili sulla lunga distanza si esauriscono nel giro di poche ore, e finiscono appuntati ai petti dei locals per l’85%, e degli svizzeri o belgi per la maggior parte dei restanti.

Io mi sono iscritto il primo giorno e da una rapida scorsa all’elenco dei “fortunati(?)” partecipanti sembrerei essere l’unico italico. Attraversando di giorno e di notte zone particolarmente impervie e aspre, una grande attenzione viene posta all’aspetto sicurezza, tanto che oltre alle numerose jeep dei soccorsi anche un elicottero è ad esclusiva disposizione dell’organizzazione nei due giorni abbondanti di gara. 12 ristori e 2 basi vita cercheranno di alleviare le fatiche dei concorrenti, e vedremo se dopo non essere stato piegato dalla cucina svizzera riuscirò a superare anche quella francese.

TAB 4 EB

TAB 2 EB

Di certo quello che ho notato è una cura maniacale al roadbook, tanto da non aver mai visto una illustrazione tanto dettagliata del percorso. Ogni singola salita o discesa è catalogata in base alla difficoltà ed ogni segmento è descritto per lunghezza e quota di salita e discesa, oltre che dal fondo.

TAN EC 1
Esempio del dettaglio del roadbook

TAB 3 EB

Altra cosa presente nel regolamento che non ho mai trovato in nessuna altra gara è il fatto che, in condizioni particolari (maltempo, nebbia, ecc..), i responsabili di un ristoro possono richiedere agli atleti di uscire in gruppo di 2-3 persone, e tale gruppo deve rimanere unito fino a nuove disposizioni (“In case of very intense fog, the safety control post will give instructions to move forward by small group). Per quanto concerne i tempi, le indicazioni dell’organizzazione sono “Multiply by 1.5 to 2 the time you put on that distance on a classic trail!” . Per fortuna, per tranquillizzare chi potrebbe allarmarsi scrivono anche  “All participants are automatically insured for mountain search and rescue costs during the race” e in aggiunta “The pass of Moretan (Col Moretan) is equipped with ropes for the downhill to help the crossing of the firn. Please follow the instructions of the volunteer.” 😊 😊

Ovviamente tutto ciò mi gasa tantissimo (come per tutti, quando si è a casa è bellissimo evocare momenti epici, salvo poi pentirsi quando si è sul posto) e mi spinge a non sottovalutare questa gara. Perciò, sperando di tenere botta col fisico mi aspetta una prossima parte della stagione ricca di dislivello e di uscite su terreni tecnici, grazie alle quali oltre ad allenarmi spero di continuare a trovare lo spunto per la pratica di Trail Running Alpinismo che già lo scorso anno mi ha gratificato parecchio. L’obiettivo è di chiudere la gara ed aver la possibilità di suonare la campana all’arrivo (questa infatti la caratteristica di chi taglia il traguardo) anche a costo di impiegare tutte le 56 ore messe a disposizione dall’organizzazione.

ECB1
La campana dopo il traguardo

Se devo darmi un target direi tra le 45 e le 50 ore, giusto per avere il tempo di tornare a casa per iniziare a lavorare lunedì mattina.

Perciò sursum corda e vive la France, o meglio vive le faisan en France  !!  

Lascia un commento